19 Gennaio 2025

Giornata Mondiale della Neve 2025

By David Passarelli

Era una volta la neve. No, non è l’inizio di una favola, ma la realtà che stiamo vivendo sulle nostre montagne in questo 19 gennaio 2025, Giornata Mondiale della Neve. Per noi che amiamo camminare sui sentieri di montagna, questa giornata ha un sapore agrodolce: ci ricorda la bellezza dei paesaggi innevati, ma anche quanto questi stiano cambiando sotto i nostri occhi.

Un cambiamento che possiamo vedere

Chi frequenta la montagna da anni lo sa bene: qualcosa sta cambiando. Non serve essere scienziati per notarlo. I vecchi sentieri che d’inverno sparivano sotto metri di neve ora rimangono spesso scoperti. Le cime che un tempo erano eternamente bianche oggi mostrano sempre più spesso il loro volto roccioso. La natura ci sta parlando, e noi escursionisti siamo tra i primi testimoni di questo cambiamento.

Le nostre montagne stanno soffrendo

Durante le nostre escursioni, abbiamo imparato a leggere i segni del tempo e delle stagioni. Oggi questi segni ci raccontano una storia preoccupante. La neve che un tempo ricopriva le nostre montagne si sta ritirando velocemente. In un solo secolo, ne abbiamo persa la metà. È come se la montagna stesse perdendo il suo mantello bianco, quello stesso mantello che per generazioni ha protetto e nutrito l’intero ecosistema.

L’acqua che scende a valle

Ogni escursionista sa quanto sia importante l’acqua in montagna. Le borracce nei nostri zaini ci ricordano che senza acqua non si va da nessuna parte. Ma l’acqua che beviamo durante le nostre camminate viene proprio da quella neve che sta diminuendo. I nostri grandi fiumi, dal Po all’Adige, stanno soffrendo. È come se le montagne stessero perdendo la loro capacità di essere le nostre riserve d’acqua naturali.

Il racconto del ginepro

C’è una piccola pianta che incontriamo spesso nei nostri sentieri e che sta raccontando questa storia meglio di chiunque altro: il ginepro comune. Questo umile arbusto di montagna, che siamo abituati a vedere durante le nostre escursioni, sta cambiando le sue abitudini. Cresce più velocemente perché la neve non lo copre più come una volta. È come un vecchio amico che ci avverte che qualcosa non va.

Un nuovo modo di vivere la montagna

Come escursionisti, abbiamo sempre saputo adattarci ai ritmi della natura. Oggi più che mai, dobbiamo ripensare il nostro modo di vivere la montagna. Non si tratta solo di cambiare stagione per le nostre escursioni, ma di sviluppare un nuovo rapporto con questi luoghi che amiamo tanto.

Verso un futuro diverso

La montagna ci ha sempre insegnato l’importanza della pazienza e dell’adattamento. Ora ci sta chiedendo di fare un passo in più: diventare suoi custodi attivi. Come? Continuando a frequentarla con rispetto, raccontando i cambiamenti che vediamo, sostenendo chi la protegge. Il turismo in montagna non deve per forza dipendere dalla neve artificiale: ci sono mille modi di godere della sua bellezza in ogni stagione.

Il nostro ruolo

Noi che amiamo camminare in montagna abbiamo un ruolo speciale: siamo i testimoni diretti di questi cambiamenti. Possiamo raccontare quello che vediamo, condividere le nostre esperienze, educare chi viene in montagna per la prima volta. La nostra passione per l’escursionismo può diventare uno strumento potente per proteggere questi luoghi straordinari.

Un invito alla riflessione

In questa Giornata Internazionale della Neve, mentre prepariamo lo zaino per la prossima escursione, prendiamoci un momento per riflettere. La neve che sta scomparendo non è solo un problema della montagna: è un messaggio per tutti noi. La prossima volta che salirete su un sentiero, guardate con attenzione: ogni passo racconta una storia, ogni panorama un cambiamento in corso.

La montagna ci ha sempre accolto e ispirato. Ora tocca a noi proteggerla, un passo dopo l’altro, un sentiero dopo l’altro.

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