Greenways, il recupero delle ferrovie abbandonate

Le ferrovie abbandonate rappresentano un patrimonio importante del nostro territorio, costituito da sedimi continui che si snodano in tutta la Penisola, collegando città, borghi e villaggi rurali, e da opere d’arte come ponti, viadotti e gallerie. Molte di queste tratte, una volta percorsi di possenti convogli ferroviari, oggi sono diventate percorsi da percorrere a piedi o in bicicletta.
Il passato delle ferrovie abbandonate
A partire dagli anni ’40 e ’50, lo sviluppo dell’industria automobilistica ha portato alla dismissione di migliaia di chilometri di linee ferroviarie anche nel nostro Paese. Inoltre, la realizzazione di varianti di tracciato ha portato all’abbandono di tratti di linee ancora attive. Secondo il Rapporto di sostenibilità 2021 delle Ferrovie dello Stato Italiane le linee ferroviarie dismesse, potenzialmente destinabili a usi sociali e per la mobilita dolce, sono quantificabili in circa 1.168 chilometri.
Attualmente circa 496 chilometri di linee dismesse sono stati trasformati in linee turistiche, percorsi ciclabili e greenways.
Le greenways sono particolarmente adatte a rispondere alla crescente richiesta di turismo attivo e responsabile, di attività fisica e svago all’aria aperta e di contatto con la natura. In questo modo, le greenways enfatizzano i principi fondamentali della mobilità sostenibile e dell’accessibilità per tutti, promuovendo una visione più attenta e rispettosa dell’ambiente e delle persone.
Poiché a partire dagli anni ’30-’40 del secolo scorso si è verificato in tutti i paesi europei (e in gran parte del mondo) un declino del trasporto su ferro, con la conseguente dismissione di numerose linee ferroviarie, è possibile prevedere un aumento delle greenways su ex ferrovie nel prossimo futuro. Attualmente, nonostante l’assenza di statistiche ufficiali, si stima che in Europa le greenways lungo ex ferrovie raggiungano una lunghezza di circa 20.000 km.
Alla scoperta delle ferrovie abbandonate
I percorsi che oggi si possono percorrere lungo le ferrovie abbandonate sono numerosi e variegati, offrendo la possibilità di scoprire luoghi unici e suggestivi.
Le vecchie stazioni ferroviarie, spesso di pregevole fattura e collocate in posizioni strategiche, sono diventate dei veri e propri punti di interesse lungo i percorsi. Il volume “Stazioni Impresenziate. Un riuso sociale del patrimonio” raccoglie le esperienze più virtuose di riutilizzo di immobili ferroviari, con l’obiettivo di trasformare oltre 450 stazioni impresenziate in luoghi di attività sociali. Il testo racconta 88 buone pratiche di riconversione di queste stazioni per promuovere un riuso sociale del patrimonio.
Incontriamo percorsi che regalano panorami mozzafiato, arricchiti da opere d’arte di grande valore ingegneristico, come gallerie elicoidali, ponti che si ergono su strapiombi, alternanza di rilevati e trincee scavate nella roccia, per rendere omogenei i percorsi irregolari dal punto di vista orografico.
Il valore delle ferrovie abbandonate
Le ferrovie abbandonate rappresentano una risorsa importante per il nostro territorio, in quanto offrono la possibilità di valorizzare un patrimonio culturale e ambientale unico. Attraverso la valorizzazione di questi percorsi, è possibile promuovere il turismo sostenibile e la mobilità dolce, incentivando la conoscenza e il rispetto del nostro territorio.
L’abbandono delle ferrovie ha causato la perdita di un patrimonio culturale e paesaggistico di notevole valore, ma la crescente attenzione per la sostenibilità ambientale e la rivalutazione del turismo slow hanno fatto emergere un nuovo interesse per questi luoghi abbandonati.
Molti comuni e associazioni hanno avviato progetti di recupero e valorizzazione delle vecchie linee ferroviarie, trasformandole in percorsi ciclabili o pedonali e aprendole al pubblico. Un esempio è la ciclovia che segue il tracciato dell’antica ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone, attraversando un paesaggio collinare ricco di storia e natura.
È importante continuare a sostenere progetti di recupero delle ferrovie abbandonate e promuovere la loro fruizione sostenibile, al fine di preservare un patrimonio culturale e paesaggistico unico nel suo genere e promuovere un turismo slow e rispettoso dell’ambiente.
Oltre a queste, ci sono molte altre ferrovie abbandonate in Italia che sono in corso di conversione in piste ciclopedonali, con l’obiettivo di offrire ai turisti una nuova esperienza di viaggio sostenibile e a contatto con la natura.
Link utili:
- Associazione Mobilità Dolce – https://www.mobilitadolce.net/
- European Greenways Association – https://www.aevv-egwa.org/
- Database delle ferrovie abbandonate – https://www.ferrovieabbandonate.it/
- Atlante delle Greenways su linee FS – https://tinyurl.com/itagreenways
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